Incontro "Dialoghi montessoriani", 1 dicembre


Conoscere i nostri bambini, questo il tema della piacevole serata che si è tenuta giovedì 1 dicembre presso la sala della Grotta Azzurra di Montegridolfo alla presenza di oltre cinquanta fra genitori, insegnanti e interessati, intervenuti per ascoltare l'intervento delle formatrici dell'Opera Nazionale Montessori Claudia Mengascini e Monica Teodoro.

L'incontro era soprattutto rivolto ai genitori che hanno scelto un percorso scolastico montessoriano per i propri figli, per comprendere il pensiero di Maria Montessori sotteso al metodo e poterlo applicare anche nell'ambito della famiglia, affinché ci sia una continuità  fra i due ambienti. Le formatrici hanno stuzzicato la platea con una serie di domande che hanno invitato i presenti a mettersi nei panni dei bambini. E' infatti indispensabile comprendere che i bambini sono degli esseri che vanno rispettati in toto. La loro percezione del tempo, ad esempio, e il loro modo di apprendere sono molto diversi rispetto a quelli degli adulti.

I bambini vivono il presente, non hanno ancora sviluppato il senso del tempo, non fanno progetti per il futuro. Noi stessi ci risentiamo se qualcuno ci mette fretta. Ecco perché è importante assecondare il più possibile i loro tempi, prevedendo di svegliarli prima la mattina per permettere loro di  vestirsi da soli o per fargli svolgere alcune attività che ritengono piacevoli prima di uscire per andare a scuola. Anche l'acquisizione di una routine e il sonno sono essenziali perché è fondamentale che il bambino sia riposato. Durante il giorno infatti è occupato in tantissime attività e la scuola stessa richiede molto impegno.


I bambini conoscono il mondo attraverso i sensi. "I sensi sono le finestre aperte sul mondo", diceva Maria Montessori e fin dal periodo prenatale il bambino li esercita poiché è inserito in una geografia intrauterina ben precisa. Attraverso i sensi il bambino scopre l'ordine e la filosofia delle cose ordinando per sempre la sua mente. Egli impara facendo e sia il corpo sia la sua mente si sviluppano solo se possono essere usati. Dunque l'adulto deve dare da fare al bambino quel tanto che è necessario affinché egli possa agire da solo. Se dà meno del necessario il bambino non può agire utilmente, se l'adulto fa più del necessario si impone o si sostituisce a lui. I bambini inoltre imparano per imitazione, copiano atteggiamenti e comportamenti e sono capaci di stare a lungo concentrati su un'attività. La concentrazione è la chiave per imparare meglio, più rapidamente e con maggior piacere. Nelle scuole Montessori i bambini fanno esperienza di un apprendimento personalizzato e ciò dovrebbe continuare anche a casa. Perciò è  bene coinvolgerli nei lavori domestici da cui sono naturalmente attratti.

Amore, calore, sicurezza, rispetto della persona, comprensione, ascolto attento e considerazione dei propri sentimenti e delle proprie idee: è questo ciò di cui il bambino ha bisogno nell'ambiente domestico.

I principi del metodo Montessori che dovrebbero guidare anche i genitori nel rapportarsi con i propri figli sono:
1) Rispettare tutte le forme di attività del bambino e cercare di comprenderlo.

2) Assecondare il desiderio di attività del bambino.


3) Riservare estrema attenzione al rapporto con il bambino perché egli è molto sensibile alle influenze esterne. Il bambino nuovo è infatti una creatura autopoietica, che si costruisce facendo, ed è al contempo maestro d'amore, dona al mondo che lo circonda un amore incondizionato fatto di semplici gesti. Il bambino è maestro di vita. Egli porta con sé la bellezza e la dignità di spirito e la sua anima pura e sensibile esige cure delicate. L'educazione è il problema più importante dell'umanità secondo la Montessori in Educazione per un mondo nuovo afferma "Se v'è nell'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché è in lui che si costruisce l'uomo, e di conseguenza la società".

4) E' importante utilizzare un linguaggio esatto con i bambini per far accrescere a loro capacità ad esprimersi. La stessa cosa vale per i movimenti che devono essere eseguiti in modo lento e preciso. Il bambino infatti è capace di apprendere con gli occhi. Anche il tono della nostra voce dovrebbe essere il più calmo possibile.

5) E' importante dare poche regole precise e condivise e rispettarle perché esse costituiscono un punto di riferimento e di equilibrio. Evitiamo di usare il NON (non fare, non puoi,...) ma cerchiamo sempre di dare motivazioni precise.

6) Cerchiamo di dare occasione ai bambini di stare con altri bambini. Non è bene che vivano in un ambiente fatto solo da adulti.

7) E' importante osservare il bambino per capire che fase di sviluppo sta attraversando e di cosa ha bisogno e creare un ambiente a sua misura. Il bambino ha fame di conoscenza e passa da un'attività all'altra apparentemente senza scopo. Tuttavia bisogna saper aspettare. In un primo momento il bambino svolge un primo lavoro di preparazione a cui segue un secondo lavoro definito  "lavoro grande", dopo il quale egli è contento e soddisfatto.


Per avvicinarsi al metodo Montessori le formatrici consigliano di cominciare con la lettura del testo Il bambino in famiglia, per poi passare a La Scoperta del bambino e a L'Autoeducazione, anche se questi ultimi sono testi più tecnici e rivolti agli insegnanti ed è consigliabile leggerli attraverso la mediazione di un esperto.

La serata è proseguita con le domande degli intervenuti che hanno interessato una vasta gamma di argomenti,  dalla richiesta di consigli pratici per la gestione quotidiana dei bambini a informazioni specifiche sulla Casa dei bambini e nella scuola primaria a metodo Montessori.

Con questo appuntamento l'Associazione Montessori Cascalmondo continua il suo impegno nella diffusione della conoscenza del metodo Montessori sul territorio ed esprime profonda gratitudine verso il comune di Montegridolfo, sempre pronto a sostenerci in questo percorso, e alle formatrici dell'Opera Nazionale Montessori che rispondono sempre con grande gioia ed entusiasmo ai nostri inviti.